Ashwagandha: il ginseng indiano
Il cosiddetto ginseng indiano, l’ashwagandha (nome botanico: Withania somnifera), è una pianta originaria del Pakistan, dell’India e dello Sri Lanka, e appartiene alla famiglia delle Solanacee. Essa può raggiungere un metro e mezzo di altezza, e in Italia viene coltivata o cresce spontanea in Sardegna e in Sicilia.
È conosciuta e utilizzata sin dall’antichità nella medicina ayurvedica, come tonico e adattogeno. infatti la radice di questa pianta contiene svariati composti attivi, come gli alcaloidi e i withanolidi (lattoni steroidei) quali la witaferina A e il withanolide D, che hanno proprietà ansiolitiche e antidepressive.
Inoltre, abbassa i livelli di tribulina, che è un marker dell’ansia nel cervello, stabilizzando l’umore.
Inoltre, per quanto riguarda le condizioni fisiche, sono molto importanti le proprietà antidolorifiche, antinfiammatorie e anticancerogene del ginseng indiano, e se ne consiglia l’assunzione in caso di febbre, malattie che riguardano l’apparato respiratorio (bronchite, asma ecc.), gastrite, ulcera oppure in caso di reflusso gastroesofageo.
In aggiunta, uno studio ha evidenziato che la pianta esercita un’azione ipnotica, resa possibile dalla modulazione del sistema gabaergico, perchè l’acido gamma-amminobutirrico è il neurotrasmettitore che agisce riducendo l’attività del sistema nervoso, permettendo la memorizzazione e pomuovendo il sonno.
Benefici nell’uso dell’Ashwagandha
- Aumenta l’energia.
- Esplosività e resistenza sportiva.
- Proprietà afrodisiache.
- Combatte lo stress e l’ansia.
- Migliora concentrazione, memoria e funzioni cognitive.
- Combatte la depressione.
- Migliora l’umore.
- Combatte l’insonnia.
- Contrasta l’impotenza machile.
Note: non associare l’Ashwagandha a farmaci che deprimono il Sistema Nervoso Centrale e non assumenrla in gravidanza per i suoi effetti abortivi.
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