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Kala Pariṇāma: il ritmo delle stagioni in Āyurveda

Secondo l’Ayurveda il Kala Pariṇāma definisce le nostre relazioni con le stagioni e con il nostro orologio biologico.
Il naturale susseguirsi delle stagioni determina un cambiamento nelle proporzioni dei cinque elementi (etere, aria, fuoco, acqua e terra) presenti nella nostra fisiologia.
Tale cambiamento è dovuto al moto ellittico della terra intorno al sole che determina una maggiore o minore intensità dei raggi solari sulla superficie terrestre.

In Āyurveda le stagioni, proprio in virtù di questo, sono viste come importanti momenti di transizione che a livello psico-fisico, danno luogo a tipiche manifestazioni di adattamento alla nuova stagione.

Lo squilibrio dei dosha e la formazione di tossine creano una debilitazione del fuoco digestivo. I tessuti corporei risultano malnutriti e intossicati. Diminuiscono le difese immunitarie e si crea terreno fertile per agenti patogeni o malattie degenerative.

Tale situazione, causata da una disarmonia della vita individuale rispetto ai cicli della natura, crea un’incapacità da parte della fisiologia di adattarsi ai naturali cambiamenti delle stagioni.

Esempio: L’inverno è caratterizzato dalle seguenti qualità: umido, lento, freddo, pesante ecc. e possiamo riconoscere come anche la nostra fisiologia e il nostro stato mentalie le riflettano.
Le qualità di kapha, tendono a peggiorare. Durante queto periodo c’è un generale accumulo di muco come protezione alla stimolazione ambientale. Una volta terminata la sua funzione fisiologica, se non viene correttamente espulso, causerà in primavera raffreddori, riniti, allergie respiratorie e bronchiti.

La perdita della naturale adattabilità della fisiologia ai cambiamenti stagionali e climatici è la terza causa di malattia.